La possibile riapertura di un’ambasciata italiana a Tegucigalpa e la creazione di una Camera Italo-Honduregna rappresentano un punto di svolta nelle relazioni bilaterali tra Italia e Honduras. Secondo il quotidiano Hondudiario, l’ambasciatore dell’Honduras in Italia, Ernesto Pumpo, ha annunciato che queste iniziative mirano ad attrarre investimenti esteri diretti (IED) e a rafforzare i legami commerciali tra i due paesi. Tuttavia, dietro questo importante progresso si cela il lavoro instancabile del Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), che da anni sottolinea l’urgenza di ristabilire questi servizi consolari e commerciali nel paese centroamericano.
Un impegno costante del MAIE
La chiusura dell’Ambasciata Italiana in Honduras nel 2014, durante il governo di Enrico Letta (PD), ha lasciato la comunità italiana nel paese senza accesso diretto ai servizi consolari e senza un ponte formale per promuovere le relazioni commerciali. Da quel momento, il MAIE, guidato dal suo Vicepresidente, il Commendatore Vincenzo Odoguardi, e dal coordinatore Giuseppe Vijil, ha lavorato senza sosta per invertire questa situazione.
Il MAIE non è stato solo un portavoce delle preoccupazioni della comunità italiana in Honduras, ma ha anche mobilitato risorse e contatti per mantenere questo tema al centro dell’agenda internazionale. Più volte, le sue osservazioni sono state riprese da media indipendenti italiani come l’AISE, che ha evidenziato il ruolo del movimento in articoli come “Il Maie a Tegucigalpa: uniti per il ritorno dei servizi consolari in Honduras“ e “Il MAIE Honduras si incontra per il Natale tra tradizione e comunità”.
L’importanza di un’ambasciata e di una camera imprenditoriale
L’istituzione di un’ambasciata italiana a Tegucigalpa non solo faciliterebbe le pratiche consolari per i cittadini italiani residenti in Honduras, ma genererebbe anche un ambiente di fiducia per gli investitori italiani interessati al paese. Secondo i dati della Banca Centrale dell’Honduras (BCH) citati da Hondudiario, le esportazioni honduregne verso l’Italia hanno raggiunto i 267,6 milioni di dollari tra gennaio e ottobre 2022, mentre le importazioni dall’Italia sono state di 103,2 milioni. Questo scambio commerciale ha prodotto un surplus di 164,4 milioni a favore dell’Honduras, rendendo l’Italia il principale partner commerciale europeo del paese.
Inoltre, la creazione di una Camera Italo-Honduregna faciliterebbe la rappresentanza delle imprese italiane in Honduras, aumenterebbe l’export dall’Italia e rafforzerebbe la cooperazione economica. L’avvocato Eduardo Brocato, uno dei nuovi coordinatori del MAIE in Honduras, ha lavorato intensamente per consolidare un gruppo solido di imprenditori interessati a questa iniziativa. Secondo quanto riportato, Brocato si è recentemente incontrato con il vicepresidente del MAIE, Vincenzo Odoguardi, a Miami per discutere strategie legate all’ambasciata e alla camera di commercio.
Progetti concreti per lo sviluppo
L’ambasciatore Ernesto Pumpo ha inoltre menzionato un progetto specifico che potrebbe essere finanziato dalla cooperazione italiana: la coltivazione di 4.500 ettari con sistemi di irrigazione made in Italy. Questo tipo di iniziativa non solo stimolerebbe lo sviluppo agricolo in Honduras, ma aprirebbe anche nuove opportunità per le aziende italiane specializzate in tecnologie agricole.
D’altra parte, Giuseppe Vijil, coordinatore del MAIE in Honduras, ha creato un’associazione destinata a fornire supporto diretto alla comunità italiana locale. Questo impegno si affianca alle azioni del movimento per garantire che gli interessi degli italiani in Honduras siano rappresentati e protetti.
Il ruolo del MAIE come catalizzatore del cambiamento
È importante sottolineare che il MAIE non si è limitato a segnalare queste problematiche, ma è stato un attore chiave nella loro possibile risoluzione. Fin dalle sue origini, il movimento ha lavorato con il principio che “quando il MAIE si muove, le cose funzionano”. Questo impegno è stato dimostrato non solo con la comunità italiana in Honduras, ma anche con altre iniziative di successo, come quelle realizzate a San Vito di Coto Brus, in Costa Rica, tra cui il consolato itinerante fortemente promosso dal MAIE e realizzato dalla Console, dottoressa Cristina Diazzi.
Il lavoro coordinato tra Giuseppe Vijil, Eduardo Brocato, Dennis Casco e altri membri del MAIE riflette uno sforzo collettivo per migliorare le condizioni sia per gli italiani residenti sia per gli imprenditori interessati e esportare in Honduras. Questo team ha dimostrato che la persistenza e l’impegno possono aprire porte anche in scenari complessi.
Un futuro promettente
Sebbene la decisione finale sull’istituzione dell’ambasciata spetti al governo italiano, le azioni intraprese dal MAIE e dagli altri attori coinvolti hanno posto questo tema al centro del dibattito. La comunità italiana in Honduras attende con ansia il ritorno di questi servizi consolari e commerciali che rafforzeranno i legami tra i due paesi.
Nelle parole del presidente del MAIE, Vincenzo Odoguardi: “La riapertura dell’ambasciata e la creazione della Camera Italo-Honduregna non sono solo successi diplomatici; sono una dimostrazione del potere di una comunità unita che lavora per un obiettivo comune”.
Dal MAIE ribadiamo il nostro impegno con la comunità italiana in Honduras e continueremo a lavorare senza sosta per garantire che questi progetti diventino realtà. Perché quando si tratta del benessere della nostra gente e del rafforzamento delle nostre relazioni internazionali, ogni sforzo conta.
Scrivi un commento